Barriere di sicurezza stradale: come si differenziano?

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Barriere di sicurezza stradale: definizione

Le barriere di sicurezza stradale sono dispositivi di ritenuta veicolare installati lungo le strade per controllare o deviare i veicoli e ridurre il rischio di incidenti. Queste barriere sono fondamentali per salvaguardare la vita degli automobilisti e proteggere da impatti violenti contro ostacoli lungo la carreggiata.

Barriere stradali di sicurezza: tipologie

Le barriere di sicurezza stradale si differenziano in base al loro scopo e alla loro struttura:
Barriere longitudinali: queste sono le barriere più comuni e si trovano principalmente lungo i lati delle strade. Possono essere realizzate in diversi materiali, come acciaio, corten, legno acciaio o calcestruzzo. Sono classificate in base al livello di contenimento, che indica la capacità della barriera di arrestare il veicolo in caso di impatto.

Le tipologie di barriere longitudinali includono:

Guardrails: barriere metalliche, spesso costituite da nastri a 2 onde o 3 onde, fissati a pali, poste lungo la carreggiata.
Barriere permanenti per ponti, ancorate al cordolo di cemento armato.
Barriere in legno: barriere realizzate in legno trattato, spesso utilizzate in contesti rurali o paesaggistici.
Barriere frontali: queste barriere sono posizionate in punti critici come intersezioni o punti singolari. Si suddividono in attenuatori, che assorbono l’energia cinetica del veicolo, e terminali, che impediscono ai veicoli di uscire dalla strada in modo pericoloso.
Barriere per opere d’arte: sono specifiche barriere progettate per proteggere strutture come i ponti. Anche queste possono essere realizzate in diversi materiali, a seconda delle esigenze specifiche

Normativa sulla sicurezza stradale

Le barriere di sicurezza stradale sono classificate in base al livello di contenimento stabilito dal D.M. (Decreto Ministeriale) e sono identificate con le seguenti sigle: N1, N2, H1, H2, H3, e H4. La scelta della classe di contenimento dipende dalla categoria della strada, come definita nel D.Lgs. 285/1992, nonché dal traffico della strada, comprensivo del TGM (Traffico Giornaliero Medio) e la percentuale di veicoli pesanti.

Per essere installate, le barriere devono essere OMOLOGATE, ovvero devono essere conformi alle specifiche e ai requisiti stabiliti dalle normative vigenti.
La larghezza operativa (Wm) è una misura critica per la scelta e l’installazione delle barriere di sicurezza.

La misura della larghezza operativa (Wm) corrisponde alla massima distanza laterale tra il lato della barriera rivolto verso il traffico e la posizione laterale massima di qualsiasi parte della stessa. Questo parametro è fondamentale per determinare le condizioni geometriche e scegliere il tipo di dispositivo adatto all’installazione, soprattutto in aree come gli spartitraffico, dove lo spazio è limitato.

La scelta del tipo di barriera dipende da vari fattori, tra cui il tipo di strada, la velocità del traffico e lo spazio disponibile sulla carreggiata. È essenziale considerare sia la larghezza operativa che la deflessione dinamica del dispositivo per garantire la massima protezione.

Conclusioni

Le barriere di sicurezza stradale svolgono un ruolo fondamentale nella protezione degli automobilisti e nella prevenzione degli incidenti stradali. La loro classificazione, conformità alle norme e corretta installazione sono elementi cruciali per garantire la sicurezza delle strade e ridurre al minimo gli impatti negativi degli incidenti.